L’ESSENZIALE E’ INVISIBILE AGLI OCCHI

martedì 25 maggio 2010 01:08 Pubblicato da Unknown

Difendere gli animali è molto difficile perché la cultura è lunga da cambiare. Spesso quando si interviene in loro difesa, privati o associazioni e guardie zoofile (che ora rischiano pure la vita) si hanno le armi spuntate malgrado la buona volontà di pochi.

Cosa possa succedere ora visto che le leggi cambiano, la giustizia è schiacciata dai tempi lunghi e l’ultimo pensiero riguarda il reato di maltrattamento e uccisione di animali, non è dato sapere.

Si deve riflettere sui modi e i tempi di intervento a difesa degli animali in quanto spesso si finisce per danneggiarli. Per la nostra ed altrui esperienza quando non ci si è mossi con il cervello e l’unione di tante persone si sono fatti danni e gli animali sono finiti dalla padella nella brace.

Ma la spinta la dà il cuore, lì è la fonte dell’azione. Vedere sì, ma anche sentire e fermarsi un attimo prima di agire. Consideriamo cosa si può fare senza scontri frontali destinati a peggiorare le situazioni. Quando la mentalità diffusa dà addirittura ragione a chi è “perseguitato” perché maltratta da anni i suoi animali, bisogna veramente essere creativi e cercare altre strade anche se si agisce secondo le normative vigenti.

Prudenza, molta prudenza e appello alla collaborazione delle autorità preposte a questo tipo di reati. Altrimenti, come dicono i passionali, viene da sferrare qualche calcione, ma non è previsto dalle leggi anche se è l’unico linguaggio che certa gente capisce. Non sarebbe disdicevole che i servizi veterinari, intasati dal lavoro e pochi in organico, quando intervengono descrivano i fatti, cioè come trovano gli animali, senza troppi aggettivi fuorvianti. I fatti sono fatti e basta una foto o un video per mostrarli. Una catena di 50 cm. si misura, la rogna la si vede dalle foto oltre che con una relazione veterinaria. Inutile parlare di condizioni precarie, o oscene come ci è capitato di leggere. Che vuol dire? La letteratura non ci sembra un esercizio opportuno per chi ha scelto una carriera scientifica. Se poi si vogliono dare giudizi si ipotizzi sulla sofferenza degli animali che è pure un dato reale e non certo illusorio. Il benessere degli animali si vede con gli occhi e si sente con il cuore. L’amore è la chiave di tutto.


Roberta Ratti, presidente LIDA Roma

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