I MISTERI DEI FONDI

mercoledì 29 febbraio 2012 10:39 Pubblicato da Unknown




Il Comune di Campagnano di Roma, di cui mostro una delle meraviglie a picco sulla Cassia bis, definite  villette (su terreno percorso da fuoco, anni fa, non si sa se censito come tale) ebbe  la concessione di un anticipo sul fondo automatico regionale previsto dalla Regione Lazio per la legge n. 34/97 sul randagismo (D/3321 del 29.9.2008). A quanto ci è stato riferito il fondo assegnato era  di 45 mila euro per il canile e 5 mila per le sterilizzazioni. Il che vuol dire che furono materialmente dati 4500 per il canile e 2500 per le sterilizzazioni. Mentre i volontari correvano a salvare, curare, nutrire, sterilizzare e trovare adozioni per cani e gatti, i fondi giacevano inutilizzati ed ora devono essere restituiti alla Regione che li ha già messi nel piano recuperi e richiesti al Comune.  In compenso il 12 gennaio di quest’anno liquidava  la convenzione con il canile Capucao Lailanie Lucenesio di Sacrofano per circa 11 mila euro. 

Più volte il giornalino eco del Comune ha annunciato il progetto del canile o addirittura l’inaugurazione (vedere copie).

Venerdì 17 febbraio c.a. su Striscia la notizia, con un servizio di Brumotti, ci è capitato di vedere questa struttura che il Comune voleva riprendere e terminare,  con una storia del tutto diversa.

Nel servizio  c’era un’intervista  rilasciata dall’Associazione ciechi che chiedevano di completare la struttura,  iniziata anni fa e abbandonata,  per addestrare i cani di accompagnamento per ciechi.
Noi siamo nella più completa confusione visto che da almeno 20 anni il Comune ad ogni cambio di Giunta promette il canile.

Rimane il fatto strano che sul territorio esiste, da molti anni, la Fondazione Prelz che prende a volte molti randagi rinvenuti sul territorio, che li sterilizza, che fa regolarmente campagne di sterilizzazione, ignorate dalle  istituzioni preposte. E’ ben strano non aver pensato a loro per la gestione dell’eventuale canile comunale, è ben strano non aver fatto una convenzione per i propri randagi, lasciati per altro dai residenti (oltre che da romani incoscienti). C’è l’abitudine paesana a lasciarli liberi senza chip né guinzaglio nonostante le leggi siano chiare su questo. Si sa che i comuni sono pessimi pagatori e forse la Fondazione avrà avuto legittimi  dubbi. Anche perché lì i cani hanno cibo e cure.

In un momento in cui si chiedono grandi sacrifici ai contribuenti   chiediamo chiarimenti su scelte e spese, su fondi inutilizzati richiesti e da restituire. Con 2500 euro ne avremmo sterilizzati di randagi! L’apposito bando andò deserto perché era un capolavoro di burocrazia “impossible” come la mission del film.

Pappagone era in una colonia felina, minacciato e sparato con proiettili ad aria compressa. E’ stato e operato e sterilizzato. Abbiamo denunciato il fatto presso la locale stazione Carabinieri.
Potevamo lasciarlo lì? Nooo, si aggiunge alla ricca collezione che quasi tutte noi hanno in casa. Quelli che rimangono per la strada, cani o gatti, hanno vita breve.
Basterebbe solo rispettarli come esseri viventi visto che noi pensiamo a nutrirli e curarli nonché alle sterilizzazioni. E, casualmente, ci sono anche leggi apposite che vengono regolarmente ignorate.

Roberta Ratti
Presidente Lida Roma Nord

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