CREDERE AI GIORNALI?


Gira un articolo di giornale che ha irritato non poco tutti i volontari di Roma e provincia che da 3 anni sono impegnati in tutte le emergenze segnalate e che hanno riempito le loro case e quelle degli amici, pensioni, ecc. con animali randagi, strappati a maltrattamenti, feriti e curati a loro spese. Diminuito il randagismo, aumentate le adozioni! Certo che se le strutture non fanno entrare i cani e i gatti randagi l’abbandono diminuisce.


Se gli ospedali non facessero entrare i malati le statistiche direbbero che la popolazione è sana. Sulle aumentate adozioni mi è purtroppo capitato un caso personale. Per una segnalazione negativa alla Muratella per poco non finivo in tribunale, si voleva sapere tutto ciò che è coperto da privacy “perché il comune preme sulle adozioni”. Non è abitudine delle associazioni dare animali al primo che passa, generalmente parlando. Ci si può sbagliare perché siamo esseri umani e i malintenzionati si vendono bene ma nel tempo una cattiva adozione salta fuori e l’animale si deve riprendere. Abbiamo notato come la scomparsa anche nominativa dell’ufficio diritti animali abbia dato la stura a comportamenti di intolleranza fino all’avvelenamento frequente di colonie di gatti, ovunque in tutta Roma e provincia. Condomini intolleranti che fanno la guerra alle piccole colonie condominiali apponendo contro i gatti addirittura dissuasori appuntiti per i piccioni sulle parti comuni. Condomini che non sopportano l’abbaiare del cane che fa la guardia e svolge il suo lavoro, per altro nelle ore normali e non notturne. Segnalazioni di cani sulle strade di città, sulle consolari, negli autogrill, cuccioli e gattini gettati come immondizia che spesso muoiono perché troppo piccoli per sopravvivere. Gatti presi a sassate, cani cacciati che vagano scheletriti, branchi di cani che hanno sbranato gatti all’esterno dell’oasi di Villa Flora, a Portuense. Le ultime notizie sono che addirittura le suore (recidive, sembra) prese da pietà cristiana avvelenino mamme gatte con gattini, forse per non farli morire investiti si portano avanti con il lavoro. Se ognuno facesse una statistica approssimata per difetto di tutti gli interventi e i salvataggi fatti e li consegnasse al Comune per il rimborso spese sarebbero sicuramente belle cifre. Cifre che il comune ha risparmiato, cifre che noi comunque paghiamo con le nostre tasse tutti i mesi per poi integrarle con il volontariato a nostre spese. Ricordiamo anche l’aspetto sanitario degli interventi su animali randagi e il fatto che togliere un cane di grossa taglia dalla strada evita anche incidenti più o meno gravi per le persone.

Al capitolo sterilizzazioni troviamo la maggior parte del lavoro fatto a spese dei volontari. Quando lo fanno le asl danno l’appuntamento ma è a volte difficile dare l’appuntamento al gatto che di mala voglia si fa ingabbiare. Servono spesso giorni di pazienza. Questa è l’ultima arrivata nel mio zoo personale. Presa con la trappola ha battuto il naso che è diventato un patatone. Andava su e giù impazzita. Servirà molta pazienza per abituarla all’essere umano e renderla adottabile. Sto a buon punto. La ricetta infallibile è: coccole e cibo. I migliori canili e gattili non possono certo offrire un trattamento personalizzato oltre al fatto che in “collegio” è più facile esporsi a patologie, stressarsi, sentirsi abbandonati, avere le difese immunitarie sempre più basse anche per ragioni ambientali e lasciarci la pelliccia. Se poi le strutture vengono gestite da persone che degli animali se ne infischiano ma ci lucrano allora il bando è una presa in giro come vediamo nel fulgido esempio del canile di Rieti, tanto per citarne uno nella Regione. Sarebbe consigliabile che chi gestisce soldi pubblici e li distribuisce a strutture convenzionate per l’accoglienza dei randagi: 1) li controlli periodicamente non con il prosciutto sugli occhi perché magari sono amici o elettori; 2) pretenda registro entrate-uscite, morti, i libretti sanitari con le terapie e tutta la storia sanitaria dell’animale; 3) faccia entrare i volontari regolarmente in un regime di trasparenza; 4) promuova le adozioni controllate dai volontari sia prima sia dopo; 5) abbia un istruttore cinofilo che li renda adottabili evitando la nascita di comportamenti aggressivi, o passivi, di depressione, di squilibrio od altro. Poi chi gestisce un canile o gattile sul campo ne sa sicuramente più di me e soprattutto delle istituzioni che si dovrebbero affidare a chi pensa al benessere degli animali. Il costo è lo stesso. Anzi, spesso ad alti costi corrispondono pessime gestioni e canili lager, mentre i volontari che ad esempio conducono rifugi cercano di ottenere molto a costi ridotti. Finora, diciamolo, la legge n. 281/91 ignorata da moltissimi comuni, è servita ad altri per lucrare sulla pelle di poveri animali come è stato illustrato negli anni dalla cronaca di giornali e tv. Canili in gran parte del sud ma anche del nord hanno vergognosamente rappresentato una inciviltà di base ad alti costi. Le ultime notizie danno il famoso Cafasso da Cicerale introvabile. Quando si trattava di introitare i soldini pubblici che i vari comuni gli elargivano generosamente senza controllare come li impiegasse lui era lì a ritirarli! Il capitolo veterinari ASL è molto interessante. Sterilizzazioni quanto basta e con misura, controlli solo nei rifugi dei volontari, pretendono il microchip ma di sterilizzarli non se ne parla, sicchè i volontari si devono dividere i cani microchippati, dopo aver pagato i chip non resteranno i soldi per le crocchette, ma una priorità bisogna averla, prima i chip e poi il cibo, vuoi mettere? I canili comunali hanno l’immunità parlamentare o ci si va con il prosciutto sugli occhi, sugli allevamenti che riguardano la salute pubblica siamo tranquilli, ci vanno ogni tanti anni. Fa prima ad arrivare la televisione. Insomma, la scelta vegetariana è una scelta di disperazione. Scendere in pista per gli appelli di maltrattamenti non se ne parla, oppure con calma e per piacere. E sì che introiterebbero le multe! Su questo se la battono con la polizia urbana che non conosce leggi e regolamenti in materia di randagismo e tutela animale. Non ha avuto il tempo di leggere. Del resto la loro materia è vastissima e gli animali poco interessano. E sì che anche questi farebbero introitare un po’ di multe! Assenza di guinzaglio, assenza di chip, deiezioni non raccolte, maltrattamenti vari, mancata custodia, tenuta non idonea all’etologia dell’animale ecc. Mi fermo qui, mi sono fatta abbastanza nemici.

La verità fa male ma cercare di fare il proprio dovere fa bene. E c’è per fortuna chi fa il proprio dovere tra le categorie citate.


Roberta Ratti

UN LUNGO ELENCO



E' veramente impossibile fare un elenco sia pur approssimativo per difetto degli interventi di cui i volontari privati o associati si sono fatti carico in assenza delle istituzioni. Colonie feline stanno proliferando ovunque e i poveri gattini sono segnati da un destino terribile anche in vista dell'inverno. Nella nostra sezione ci sono molte gattare ormai disperate. A cominciare dalla sottoscritta che in un quartiere attento agli animali e sotto controllo con le sterilizzazioni da anni, ha contato in poco tempo 7 gattini ospitati in un giardino, a rischio investimento, mamma gatta nera, probabilmente presa a bastonate da come camminava (è sparita da giorni) con 3 o 4 gattini neri, a rischio imbecilli. Oltre alla superstizione del gatto nero infatti ora c'è anche il cretino che fa il rito satanico. Le nostre socie hanno colonie feline a S. Marinella, S.Severa, Nepi, Monterosi, Campagnano, Roma Monteverde. Naturalmente fanno tutto da sole, aiuti quel po' che si può dare alle più indigenti dalle quote associative. Le istituzioni non solo sono morte, ma tengono i soldini nel cassetto. A Campagnano la Regione Lazio ha concesso il fondo automatico annuale per la lotta al randagismo in base alla legge n. 34/97 chiesto solo dal 30 per cento dei comuni tanto per far sapere, stiamo cercando almeno di far utilizzare 5000 euro per le sterilizzazioni sul territorio con qualche veterinario convenzionato. A dicembre torneranno alla Regione. Fondi che dormono dal 2008 mentre si scoprono rifugi privati lager dove i gatti chiusi in gabbie anguste sono morti sotto il sole, cani lasciati senza acqua in piena estate, nella loro sporcizia, senza cibo, tutta carne da macello che continuerà a riprodursi se non si inizia una seria campagna di sterilizzazioni anche per i privati. La Regione che concede i fondi non controlla? La Corte dei Conti non controlla? A S. Marinella le guardie zoofile comunali sono state in pratica cancellate, non hanno più possibilità di intervento, mentre i cinesini con sacchi dell'immondizia insaccano in pieno giorno i gatti di una nostra colonia felina e nessuno interviene. Niente paura, già sono arrivati altri gatti abbandonati, pronti per pellicce e saporiti piatti! Ma gli incoscienti incivili lo sapranno? Sappiano anche che queste cose si pagano, le offese alla vita si pagano. A Nepi hanno avvelenato i gatti più avvicinabili, quelli sterilizzati a spese della volontaria. Sempre a Campagnano abbiamo i bulletti del quartierino che girano a seviziare e bastonare i gatti, così per noia. Genitori? Li difendono i teneri virgulti, ci mancherebbe! Nel centro storico ci sono vie che si dovrebbero chiamare "via del veleno" per quanto pervicaci avvelenatori insistano nell'avvelenare le colonie feline. Ho preso un certosino orfano della padrona che ha avuto come conseguenza la stenosi dell'esofago. E anche per gli avvelenatori mi auguro che prima o poi il boomerang arrivi. Cani? Quelli che dovrebbero essere prelevati e portati in canile? Non ci sono i soldi, refrain che ascoltiamo ormai da quasi 3 anni, allora ove possibile ce ne occupiamo con il tam tam tra i volontari, pagando le spese di veterinari, pensioni, medicine, ecc.ecc.Ciascun volontario ha un lungo elenco di interventi a sue spese. Poi c'è sempre qualcuno che accusa a casaccio di lucrare sugli animali. E ci sono i "laici"che non credono a chi spende tempo, fatica e soldi per salvare un randagio. Non pensano che ci siano al mondo persone compassionevoli, pare sia vietato. Nella bassezza del loro mondo non concepiscono chi fa qualcosa gratuitamente anzi rimettendoci. In prima linea ci sono amministratori incollati alle poltrone, quelli che malgrado siano pagati dai cittadini non ricevono. Giustamente se l'occupazione della giornata è il vantaggio personale come possono accettare chi si impegna a salvare esseri non votanti e superflui? A Roma molte associazioni concordano nel proporre l'abolizione delle obsolete botticelle. Non sono state ricevute per la consegna della petizione. Le associazioni continueranno, i vetturini resisteranno ben fiancheggiati da un comune che a quel che si capisce è dalla loro parte ignorando migliaia di cittadini. Di certo il politico che almeno faceva finta di aprirsi a un dialogo è in estinzione e ci dispiace. La politica è per se stessa l'arte di mediare non di arroccarsi su forti posizioni di potere. Il nobile non infierisce sul più debole. Ma già, l'aristocrazia dell'animo è abolita.




Roberta Ratti, pres. LIDA Roma

RIFLESSIONI...

Nell'ambito di scambi tra associazioni durante le cure termali in Romagna mi sono recata a prendere una boccata d'arte nella bellissima Ravenna. Le brutte notizie che ci inseguono giornalmente vengono ridimensionate di fronte ai mosaici dell'oriente bizantino sposato meravigliosamente all'occidente. Tutto scorre. Nel mausoleo di Galla Placidia le tombe di chi ha esercitato il potere, la splendida basilica di S. Vitale, il battistero Neoniano, le altre basiliche sono lì a dimostrare il nostro veloce passare e la solidità delle grandi opere. Se re e regine sono "passati" figuriamoci i tizi e i cai con i quali abbiamo quotidianamente a che fare.
Anche nei piccoli centri ci sono molti problemi per chi si occupa degli animali. Spesso le piccole associazioni di persone oneste e corrette interessate al solo benessere degli animali sono quelle che lavorano meglio, ovviamente perseguitate e tenute sotto intimidazione più o meno espresse. C'è chi non sa nemmeno cosa sia un cane, mai avuto un pelo, che pontifica in virtù di una rappresentanza tanto per giustificare il suo ruolo. Come spesso capita i migliori nemici li troviamo tra noi. Ma sono identificabili per noi e per il volgo: non ci rimettono soldi, anzi spesso lucrano o guadagnano in potere. Per essere sicuri che un animalista lo sia per davvero basta chiedergli quanto ci abbia rimesso in soldoni. Quelli veri sono in passivo fisso. Anche al nord si fanno convenzioni al ribasso come nelle oasi calabresi. Ho visto la foto di un cane curato con medicine a spaglio, forse quelle che avanzavano, senza analisi nè diagnosi. Le volontarie lo hanno preso per curarlo come si deve, ovviamente a loro spese, si devono prima interrompere le terapie per capirci qualcosa. Sono soldi pubblici, spesi in modo dissennato. Si continua ad affermare che non ci sono i soldi, ma se si danno agli amici senza controllare cosa ne fanno, i soldi non ci saranno mai e non saranno mai utilizzati in modo razionale. Mancano dappertutto i doverosi controlli dei comuni sulle strutture loro o convenzionate. I volontari che potrebbero essere di aiuto anche per risparmiare vengono costantemente allontanati e intimiditi, le risorse umane che offrono sono un patrimonio che gli amministratori non usano al meglio.
Comunque, nel panorama federalista che si apre, c'è da rilevare una tendenza del nord a rispettare la legge n. 281/91 con le sterilizzazioni che hanno un po' diminuito la presenza di cuccioli. In alcuni canili non ce ne sono proprio. Nel centro-sud non è così. E' impressionante l'aumento di cuccioli e gattini proprio per le mancate sterilizzazioni da parte delle asl. Siamo presenti in tutta Italia, isole comprese, le notizie e i dati passano per la rete attraverso tutti i colleghi delle numerose sezioni Lida. Le situazioni di disordine e di non rispetto di tutte le normative in materia di randagismo appartengono in maggior misura al centro-sud e sono ormai esplosive, anche nella capitale. E' chiaro ormai che manca la volontà politica di attuare le leggi. Siamo arrivati al colmo di denunciare chi rispetta i regolamenti comunali e di non perseguire chi maltratta gli animali e ha un nome e un cognome, nonchè un indirizzo. Quello che un'associazione può fare e ha fatto è di ricordare le leggi ma se chi le ignora è stato a ciò comandato si è impotenti.

Roberta Ratti, presidente LIDA Roma

La LIDA Roma parteciperà alla manifestazione felina al Castello di S.Severa

sabato 11 settembre 2010 03:13 Pubblicato da Unknown 0 commenti

Domenica 12 settembre la LIDA Roma sarà presente con un suo stand alla manifestazione felina al Castella di S. Severa.

LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGERA' DALLE 15,30 IN POI NEL CORTILE PRINCIPALE DEL CASTELLO DI SANTA SEVERA

Programma della giornata:

- Concorso per gatti, tre titoli in palio: il gatto di razza più bello, il gatto soriano più bello, il gatto più simpatico. Iscrizione in loco costo 5 euro.

- Presentazione del libro " Teo ed i suoi amici: storie di archeologi ed altri animali" ed. Esperia, i proventi della vendita del libro andranno a sostegno della colonia felina di S. Severa.

- Presentazione dell'ambulanza veterinaria arrivata sul territorio.

- Bodypainting per i bambini: DIPINGIAMOCI LA FACCIA PER ASSOMIGLIARE AI GATTI.

- Il gatto nella storia dell'arte: laboratorio didattico sulla tecnica dell' affresco a cura di Cecilia Marzi.

- Vendita di piccoli oggetti di artigianato per sostenere la colonia felina.

I gatti della colonia felina di Santa Severa ci aspettano numerosi

ABBANDONI DIMINUITI?

sabato 21 agosto 2010 09:34 Pubblicato da Unknown 0 commenti

Per le storie di cui siamo venuti a conoscenza non mi azzarderei a dare cifre sulla diminuzione degli abbandoni. Si rischia un'approssimazione per grave difetto. Un cane buttato da una bmw a Ponte Marconi a Roma, un gatto persiano buttato da una macchina a S. Marinella vicino alla stazione con una storia che ha avuto un seguito surreale! Il solito buon pastore che vuole uccidere i cuccioli di maremmana, non vuole farla sterilizzare (a spese dei volontari, of course!) perchè lui si diverte di più a ucciderli a 1 mese e mezzo. Gattini trovati nelle scatole di cartone a bizzeffe, gattini in pericolo in una casa di ricovero per anziani, cani legati a pali, cani abbandonati in giardino da molto tempo, la padrona parte e lascia il cane a morire di inedia. Il 15 agosto scendo verso Roma e dietro casa vedo correre uno spinoncino dal colore indefinibile perchè sporchissimo inseguito da un jack russell forse smarrito o abbandonato, neanche il tempo di lasciare le crocchette che tengo in macchina e si sono dileguati spaventatissimi. E' un posto dove il solito buon pastore li avvelena. Quando comincerà la caccia, a fine mese, ci penseranno i cacciatori se non sono morti prima. I tutori dell'ambiente sparano senza tanti complimenti. Cucciola di pastore tedesco a Palestrina, pure i chihouhaua e i cocker si trovano! Cane giovane tg. medio piccola, tricolore, investito a Monterosi e portato in canile a Soriano. Abbandonato? Smarrito? Arrivano mail disperate di molti ritrovamenti che non sappiamo dove portare e come stallare. I canili scoppiano, tanto perchè sono diminuiti gli abbandoni. Poi veniamo a sapere che a volte li prelevano e poi invece di portarli in canile li portano in aperta campagna e... Avviso: seguiteli sempre con telefonate e con una visita almeno, per assicurarsi che ci siano ancora. Si parla tanto di una famigerata struttura che si è fatta il nome ma sai quante strutture insabbiatorie esisteranno sul territorio? I cani costano, i comuni non pagano o pagano poco e in ritardo e chi non ama particolarmente i cani ma ci deve lucrare se ne infischia del loro benessere e della loro sopravvivenza. L'ultimo ritrovamento: una meticcia di collie strappata ai pericoli della Calabria, nota oasi degli animali, arrivata a Roma in cerca adozione. Leggiamo che Cicerale riceve ancora cani e restiamo allibiti. Mentre strutture che hanno voluto salvare animali e hanno aiutato i comuni latitanti sono continuamente perseguitate dalle istituzioni. Allora pensiamo male, molto male. Se in primis le istituzioni favoriscono i canili lager e fanno chiudere i rifugi privati si sente odor di soldi e di connivenze. Del resto nulla più ci meraviglia dopo tutto quello che negli anni abbiamo visto. Ma abbiamo visto negli anni che fare del male agli esseri viventi indifesi alla lunga porta sfortuna. E' la legge di causa ed effetto, chi di spada ferisce....


Roberta Ratti, pres. LIDA Roma

Ciao Giuditta!!!

venerdì 6 agosto 2010 04:47 Pubblicato da Unknown 0 commenti
Lida Roma è vicina ad Anna Maria Procacci, capitana di tante battaglie animaliste, per la perdita di mamma Giuditta. La ricordiamo con gratitudine e riconoscenza per la sua tenacia e il suo ottimismo che hanno sempre sostenuto la figlia nelle decennali lotte a difesa dell'ambiente e degli animali. E' stata presente con noi al picchetto contro la caccia libera. La sua testimonianza di presenza fino all'ultimo a difesa di ogni forma di vita accompagni ciascuno di noi per dare valore alla nostra esistenza e voce a chi non ne ha.
Ciao Giuditta.

Fondi concessi dalla Regione per sterilizzazioni e canile a Campagnano tornano alla Regione.

venerdì 30 luglio 2010 10:26 Pubblicato da Unknown 0 commenti

Con determinazione D/3321 del 29 settembre 2008 la Regione Lazio ha concesso i fondi automatici annuali per la lotta al randagismo al Comune di Campagnano. L'istruttoria prevede un lungo iter burocratico. Ora è tutto fermo sia all'Ufficio tecnico per il canile, sia negli uffici amministrativi per le sterilizzazioni. Questo accade mentre si sequestra un rifugio lager di cui per altro tutti sapevano, e mentre la Fondazione Prelz organizza sterilizzazioni gratuite per i gatti di Roma e provincia senza alcun contributo da parte del Comune di appartenenza. Serve una direttiva del Comune (se ci sei batti un colpo!) almeno per le sterilizzazioni. I veterinari presenti sul territorio sono 2. Basta chiedere se si vogliono convenzionare. Oppure invece di tenere i soldi nel cassetto convenzionarsi con la Fondazione Prelz che da anni fa tutto il lavoro di lotta al randagismo raccogliendo solo difficoltà di vario tipo. Sarebbe ragionevole con le poche ma valide risorse degli animalisti presenti sul territorio avere un dialogo e manifestare una volta tanto la buona volontà politica. Ci sarebbe addirittura una struttura preesistente nata solo per lucrare che si potrebbe riadattare a canile sanitario con i pochi fondi messi a disposizione dalla Regione. E' solo questione di buona volontà. Da decenni le varie giunte che si susseguono noiosamente uguali nelle vane promesse affermano di voler ottemperare a quella che è una legge del lontano 1991. A volte ci chiediamo, noi manovalanza dell'ultimo gradino del volontariato, a cosa servano gli amministratori eletti se dopo spariscono nei loro uffici, non rispondono, non ricevono, salvo "ricicciare" con le scadenze elettorali. E' un giochino che a molti è pure venuto a noia. Il volontariato è sempre pronto a collaborare con le istituzioni secondo il principio costituzionale di sussidiarietà.
Roberta Ratti

Bella cerca ancora casa

mercoledì 7 luglio 2010 02:52 Pubblicato da Unknown 0 commenti

Bella è una splendida lupoide di circa 1 anno, è stata trovata dai volontari LIDA Roma, mentre vagava da sola ed impaurita in zona Monteverde, è stata presa e portata al canile Muratella dove èrimasta fino a fine aprile!
Ora si trova in uno stallo provvisorio, ma Bella ha urgente bisogno di una casa! E' giocherellona, ma sa anche essere ubbidiente e soprattutto molto riconoscente!!!


AIUTATECI A TROVARE UNA FAMIGLIA PER BELLA!!!
Per informazioni chiamare Roberta 3496751893

SASHA vuole sognare

venerdì 4 giugno 2010 03:25 Pubblicato da Unknown 0 commenti

FACCIAMO GIRARE E PUBBLICHIAMO IL PIU' POSSIBILE L'APPELLO DI SASHA,
NON CONOSCE NIENTE DELLA VITA, LEI PENSA CHE SIA SOLO CEMENTO E SOLITUDINE....
HA 9 ANNI, PUO' ANCORA CONOSCERE L'AMORE!!!!!!!!!!!!!



Nata prigioniera.
Nata dietro le sbarre, nove anni di vita in canile
Reclusa in una gabbia dal fondo di cemento.
Nove anni di gelo e di caldo soffocante,
di pioggia e di sole infuocato,
di fame e di sete.
Unica compagnia i latrati dei tanti, troppi, prigionieri che si sono susseguiti.
Ti guardo dormire e mi chiedo cosa sogni,
ma cosa puoi sognare povera Sasha?
non puoi sognare di correre su un prato, perché non lo conosci;
non puoi sognare di dormire su un morbido cuscino, perché non l’hai mai provato;
non puoi sognare di mangiare un cibo caldo e saporito, perché non sai che esiste…
Ti hanno negato tutto anche i sogni,
allora mi domando perché sei nata.

se qualcuno volesse regalare un sogno a Sasha può chiamare Rita 3285695170 o Annalisa 3332523616 scrivere ad annapep@inwind.it

Sasha meticcia taglia medio grande nove anni si trova reclusa in un canile nella provincia di Viterbo, ma per donarle uno squarcio di vita vera sarà portata ovunque

UN PERICOLOSO PRECEDENTE

venerdì 28 maggio 2010 02:03 Pubblicato da Unknown 0 commenti
La vicenda dei cani della Basilicata al di là di tante iniziative, fumi di cambiamenti che non diventano mai arrosto, cioè fatti, è un pericoloso precedente. Tant’è che 10 cani anziani hanno avuto lo stesso trattamento di iniquo trasferimento. Cosa ci sia dietro questo business dei cani lo abbiamo capito tutti. Abbiamo capito che: 1) il benesssere animale non è il primo ma l’ultimo dei pensieri; 2) dietro queste manovre c’è il business dei canili avvolto in tanti misteri, che magari o no sarà scoperto tra 10 anni, vedi alla voce Cicerale. Ma ora sarà più difficile perché la giustizia sta rapidamente cambiando. 3) una legge mai completamente attuata è stata disattesa soprattutto dalle istituzioni e questo la dice lunga sulla differenza tra cittadini e amministrazioni. Le leggi sono solo per alcuni e non per tutti alla faccia “dell’uguale per tutti.” Come diceva un film con Tognazzi: chi comanda non sbaglia mai. E, citando Alberto Sordi nel Marchese del Grillo: Io so’ io e voi non siete un c…o!” Bè, è consolante sapere che i tempi non siano cambiati e i marchesi del grillo siano tanti strafottenti amministratori e politici che sembrano essere usciti da un allevamento costituito all’uopo. Forse ci sarà stata una scuola segreta di alta democrazia che ci è sfuggita.
Un sequestro chiesto il 23 di maggio è stato miracolosamente non convalidato il 26, la giustizia quando ci si mette è un battito di ciglia. Ora l’unica speranza per questi cani è l’adozione.
Noi crediamo alla legge di causa ed effetto perché è una legge naturale. Lo abbiamo visto e lo vedremo sempre più spesso. Quando si semina male, quando si offende la terra e la natura, quando il lucro regna sovrano ritorna tutto indietro come un boomerang. Non ci chiediamo perché accadono alluvioni, terremoti, tsunami, tanti uomini muoiono nei disastri. Sembra che non c’entri nulla eppure tutto c’entra. Buttare una bomba dentro l’oceano non è offesa da poco per la terra. Togliere alberi e costruire su terra riportata in punti fragili prima o poi si paga. E’ una mentalità di offesa verso l’ambiente (gli animali ne fanno parte) che torna sempre indietro. Gli allevamenti intensivi con uso di sostanze anche vietate e non controllati danneggiano la salute. Nascondere interi territori tossici a scopo di lucro non serve a chi ne morirà. Noi abbiamo fiducia che seminare bene nel tempo paga, noi abbiamo fiducia che il male che si fa gratuitamente torna indietro. Provocare inutili sofferenze alle creature viventi si paga, sempre. Questa è la legge naturale di causa ed effetto.

Roberta Ratti, pres. LIDA Roma

L’ESSENZIALE E’ INVISIBILE AGLI OCCHI

martedì 25 maggio 2010 01:08 Pubblicato da Unknown 0 commenti

Difendere gli animali è molto difficile perché la cultura è lunga da cambiare. Spesso quando si interviene in loro difesa, privati o associazioni e guardie zoofile (che ora rischiano pure la vita) si hanno le armi spuntate malgrado la buona volontà di pochi.

Cosa possa succedere ora visto che le leggi cambiano, la giustizia è schiacciata dai tempi lunghi e l’ultimo pensiero riguarda il reato di maltrattamento e uccisione di animali, non è dato sapere.

Si deve riflettere sui modi e i tempi di intervento a difesa degli animali in quanto spesso si finisce per danneggiarli. Per la nostra ed altrui esperienza quando non ci si è mossi con il cervello e l’unione di tante persone si sono fatti danni e gli animali sono finiti dalla padella nella brace.

Ma la spinta la dà il cuore, lì è la fonte dell’azione. Vedere sì, ma anche sentire e fermarsi un attimo prima di agire. Consideriamo cosa si può fare senza scontri frontali destinati a peggiorare le situazioni. Quando la mentalità diffusa dà addirittura ragione a chi è “perseguitato” perché maltratta da anni i suoi animali, bisogna veramente essere creativi e cercare altre strade anche se si agisce secondo le normative vigenti.

Prudenza, molta prudenza e appello alla collaborazione delle autorità preposte a questo tipo di reati. Altrimenti, come dicono i passionali, viene da sferrare qualche calcione, ma non è previsto dalle leggi anche se è l’unico linguaggio che certa gente capisce. Non sarebbe disdicevole che i servizi veterinari, intasati dal lavoro e pochi in organico, quando intervengono descrivano i fatti, cioè come trovano gli animali, senza troppi aggettivi fuorvianti. I fatti sono fatti e basta una foto o un video per mostrarli. Una catena di 50 cm. si misura, la rogna la si vede dalle foto oltre che con una relazione veterinaria. Inutile parlare di condizioni precarie, o oscene come ci è capitato di leggere. Che vuol dire? La letteratura non ci sembra un esercizio opportuno per chi ha scelto una carriera scientifica. Se poi si vogliono dare giudizi si ipotizzi sulla sofferenza degli animali che è pure un dato reale e non certo illusorio. Il benessere degli animali si vede con gli occhi e si sente con il cuore. L’amore è la chiave di tutto.


Roberta Ratti, presidente LIDA Roma

STOP AL TRASFERIMENTO DEI CANI DALLA BASILICATA ALLA CALABRIA: in Basilicata si intravedono i primi segni di civiltà

lunedì 24 maggio 2010 08:43 Pubblicato da Unknown 0 commenti
Ieri 23/05/10 il Distretto di Potenza della Polizia Provinciale, nella persona del Responsabile del Servizio Vigilanza Ambientale Ten. Giuseppe di Bello , congiuntamente all’Agente Bruna Petrucelli e all’Agente Mauro Cocolicchio, hanno eseguito il sequestro penale a carico del Legale Rappresentante della Comunità Montana Alto Agri per reato di maltrattamento di animali d’affezione.

Sono stati così posti sotto sequestro n 367 cani ospitati presso il canile E.C.O di Potenza e presso il canile Pippo di Paterno, il cui trasferimento era già iniziato nei giorni scorsi , difatti dal Canile E.C.O di Potenza sono stati già trasferiti a Cassano allo Ionio n. 27 cani.
Il Consorzio Canili Basilicata nella persona del suo Presidente Pina Maselli e l’Associazione di difesa animali D.N.A Diritti- Natura Animali, nella persona della Presidente Maria Argenzio, esprimono grande gioia e soddisfazione per l’intervento effettuato dal Ten. Di Bello Giuseppe e dai suoi collaboratori con sensibilità e solerzia.
Tale intervento giudiziario rappresenta azione esemplare mirante a un minimo di ripristino della legalità , spesso violata in questa Regione anche nei riguardi degli animali ormai per legge“ esseri viventi a tutti gli effetti“ ;
Tutte le Istituzioni lucane preposte e la classe politica intera, da oltre un anno, hanno irresponsabilmente perseverato, con costante indifferenza, nella non considerazione della questione e nel non rispetto dei diritti primari degli animali, consentendone lo sradicamento dal loro ambiente; pur consapevoli che le azioni di trasferimento di cani da un canile all’altro o fuori Regione non apportano alcun contributo alla lotta al randagismo e determinano invece una inutile sofferenza psico-fisica agli stessi., trattandosi di esseri senzienti che sentono piacere, dolore, affetto e attaccamento al proprio habitat; azioni equivalenti a maltrattamento.
Auspichiamo che detto intervento possa porre fine a questo ingiusto trasferimento e che finalmente le leggi in materia di protezione e benessere degli animali , anche in Basilicata vengano giustamente recepite.
Questa vicenda , divenuta ormai di interesse nazionale , con interventi da parte del Ministero della salute e di decine di grandi Associazioni animaliste, darà una svolta alla questione diritti animali ed avrà certamente risonanza nazionale, anche da parte delle migliaia di persone che, non solo dall’Italia ma anche dall’estero, ne hanno da un anno chiesto alle Autorità preposte, via internet, il non trasferimento.



Potenza 24 /05/10

Per il Consorzio Canili Basilicata
la Presidente Pina Maselli
Cell. 3486007693

Per l’ Associazione D.N.A Diritti- Natura-Animali
la Presidente Maria Argenzio
Cell. 338/4569703

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

venerdì 21 maggio 2010 00:56 Pubblicato da Unknown 0 commenti
Foto scattata il 14 maggio 2010: questa cagna è una
randagia in c.da Strazzasiti: gli manca il pelo, è molto
spaventata e si nutre nei cassonetti dell’immondizia. Gli
ultimi suoi nati sono stati prelevati domenica 16/05/10 da
una volontaria e sono in cura tra la vita e la morte. Tra 3
mesi questa cagna in foto partorirà altri cuccioli … solo
se mai riuscirà a sopravvivere.
Sotto le foto dei suoi cuccioli.





Un’altra storia di un invisibile come tanti a Monreale: questo
yorkshire è stato soccorso la notte del 12 maggio 2010 in via
Cannolicchio a Monreale, era lì da giorni, forse da settimane,
accanto ai bidoni dell’immondizia. E’ morto dal veterinario
… non poteva neanche chiudere gli occhi perché la pelle
attorno gli occhi si era sgretolata…


Cucciola vagante trovata in c.da Real Celsi a
Monreale a gennaio 2010, temperatura esterna un
grado, bagnatissima, pancia gonfia a causa di un
blocco intestinale: dal retto le sono stati estratti
piccoli rami, carta, pezzi di ossa e plastica ….


23 agosto 2009, ci segnalano un cane in contrada
Giacalone a Monreale, arriviamo li e questa la scena
che si presenta ai nostri occhi….perdeva sangue
dagli occhi e dalle zampe.


Contrada Real Celsi, cane trovato con bacino storto,
zampa gonfia, affamato, denutrito.


Branco di cani stanziali tra l’immondizia …alcuni cuccioli li abbiamo salvati, erano per strada tra le macchine che sfrecciavano. Presenti all’appello 15 cuccioli e tre cagne denutrite e con le mammelle gonfie di latte. Tra qualche mese, oltre ai 15 cuccioli ce ne saranno altri 15 ed ancora tra altri sei mesi, un ciclo infinito ….





























Uccisi due volte

martedì 18 maggio 2010 14:49 Pubblicato da Unknown 0 commenti
In riferimento alla tragedia delle due guardie zoofile uccise - anzi assassinate - a Genova, vorrei spendere due parole in onore del sacrificio di due volontari che per far rispettare la Legge dello stato e del comune senso di tutela nei confronti degli animali, hanno perso la vita. Si è levata una campagna in difesa di questo atto crudele che ha visto prevalere l’arroganza di chi pensa che gli animali siano una proprietà, senza diritti e che si possano far vivere in una condizione di malgoverno, quasi come oggetti, alla mercè del capriccio quotidiano.

Fa molta rabbia leggere da persone, che si pensa di una certa intelligenza e cultura, la giustificazione di un atto così crudele che altro non è che il proseguimento della mentalità del possesso, della proprietà; la libera caccia al più debole, la moglie che rifiuta l’ubbidienza, il bimbo che si ribella, la rissa per il posteggio, lo sfruttamento degli animali... tutti atti autoritativi che configurano la piena proprietà degli oggetti di fruimento che se si rifiutano o se si ribellano, vanno eliminati. Sfogano frustrazioni represse, impotenti nella vita di tutti i giorni, sfogano la loro virilità (si fa per dire) sui più deboli e la dove il possesso cessa, dove l’autorità non si impone.. il rifiuto, la violenza, il sopruso, fino all’atto conclusivo: l’eliminazione fisica del problema… "sono abituato a essere padrone di vita e di morte, mi contrasti e io ti elimino".

Non pensano quei giornalisti o quelle associazioni venatorie, che la vita è vita per tutti e che la stessa vada vissuta con dignità, senza sofferenza. Si critica un atto autoritativo come il sequestro e non si valuta il motivo del provvedimento, i pregressi, la logica che traspare dai vari articoli di giornale o commenti è "poverino maltrattava i suoi animali ma tutto andava bene". Nascondiamo la testa nella sabbia, tanto "sono solo animali".

Questo è sciacallaggio, questo è disonorare chi è comunque morto per una causa.
Certo, i cacciatori pensano di aver diritto di vita e di morte sui poveri esseri che assassinano quotidianamente, ci sono abituati, ebbene è questa la logica che ha portato all'assassinio di due poveri volontari, armati solo di una grande umanità, del desiderio di tutelare i diritti degli animali.

Chi salva una vita salva il mondo intero, e loro, i volontari, sono morti per salvare il mondo...

Mi inchino e onoro profondamente queste due morti, causate dalla prepotenza di chi - da sempre - pensa di potersi arrogare il diritto di togliere la vita ad un essere indifeso o a chi nel giusto lo contrasta.

Il presidente nazionale LIDA

Giovanni Porta


comunicato (scandaloso) di Federfauna circa la morte delle due guardie zoofile liguri
http://www.federfauna.org/News/news.php?id=3251

articolo su Il Corriere della Sera
http://www.corriere.it/cronache/10_maggio_14/guardia_uccisa_eroina_facebook_bc519fde-5f24-11df-8c6e-00144f02aabe.shtml

Dalla vergogna della Basilicata: comunicato stampa dell'associazione DNA

lunedì 17 maggio 2010 02:51 Pubblicato da Unknown 0 commenti
A TUTTI I MEZZI DI INFORMAZIONE

COMUNICATO STAMPA


L’Associazione di difesa animali D.N.A Diritti-Natura-Animali, nella persona della Presidente Maria Argenzio, ha assistito, con grande sofferenza e profonda indignazione, alle prime due giornate di trasferimento di una trentina di cani, dei 420 da prelevare, dal canile Eco di Potenza a un canile di Cassano allo Ionio in Calabria; operazioni che dureranno numerosi giorni e che si svolgono nel totale disinteresse di tutte le Istituzioni preposte e di tutta la classe politica a tutti i livelli, pur informate con documenti di richiesta di interventi, pur essendo l’argomento di dominio pubblico per le intere pagine dedicate alla questione da tutti i giornali locali e via internet a livello nazionale.

Oltre 2000 i messaggi inviati dal popolo di internet al Presidente De Filippo per bloccare lo spietato, crudele sradicamento dei cani dall’ambiente dove sono cresciuti; ma dalle Istituzioni Regionali non un’azione, non una parola…

Irresponsabile silenzio e indifferenza di De Filippo, di Dirigenti di settore e di tutti i Consiglieri regionali, probabilmente per scarsa sensibilità , scarsa conoscenza e cattiva interpretazione delle leggi di tutela animali, delle tematiche comportamentali degli animali e di tutta la questione” trasferimento dei 420 cani in Calabria”.

Per evitare tali azioni di vere e proprie deportazioni la Regione Puglia e la Regione Lazio hanno emanato prima una circolare, poi, recentemente, hanno modificato la Legge Regionale, inserendo il divieto di trasferire cani in canili fuori regione; la stessa proposta è stata da tempo inoltrata da vari soggetti all’Assessorato alla Sanità della Regione Basilicata, a cui ha fatto seguito anche un tavolo tecnico, purtroppo… a oggi…tutto rimane lettera morta…!

Nel corso della prima Riunione del Neo-Consiglio Regionale, mentre i Volontari DNA consegnavano a tutti i Consiglieri un documento di richiesta di impegno politico a favore della questione dritti animali e randagismo ormai incontrollato in Basilicata, tutti i Consiglieri intervenuti nel dibattito, promettendo mari e monti per lo sviluppo di questa martoriata Regione, si sono unanimemente impegnati in prima persona, a cambiare nell’imminente futuro, il volto di questa Regione, prima di tutto con l’ascolto delle istanze dei Cittadini…..ebbene…a oggi, nessun intervento da parte di alcuno,nonostante le richieste espressamente loro inoltrate; almeno per capire cosa succede sul proprio territorio, quantomeno i motivi dell’enorme mobilitazione nazionale…!

Pertanto l’unica certezza di gran parte del popolo lucano, ampiamente percepibile, è la convinzione ormai diffusa che in questa sfortunata Regione , oltre all’emigrazione forzata dei giovani alla ricerca di lavoro per sopravvivere, anche agli animali viene impedito di vivere sul proprio territorio…

BENVENUTI e ben accetti sono invece, esclusivamente le varie Multinazionali, l’ENI e il petrolio, con la distruzione e la consegna totale del territorio lucano ai mega-affari dei Potenti e alla desertificazione.


Potenza 15/5/10

Cell. 338/4569703


Per l’Associazione D.N.A la Presidente



LODE AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA'

sabato 15 maggio 2010 12:40 Pubblicato da Unknown 0 commenti

Nella confusione che regna sovrana, in cui si pensa e si fa tutto e il contrario di tutto, si litiga furiosamente, ci si divide a giorni alterni, c’è il seme della speranza. La speranza delle persone di buona volontà, a qualsiasi idea o corrente politica appartenga. Proprio come nell’ideogramma dello yin e dello yang, il bene contiene il male e viceversa. Sta a noi, singoli, decidere quale strada scegliere. Ora più che mai ciascuno di noi è chiamato alla consapevolezza. Noi difendiamo i senza voce, siamo i sindacalisti degli animali, la parte più bassa del volontariato. Ma molto vicina, idealmente, agli altri deboli: bambini, anziani, handicappati. E’ più facile che chi abbandona il proprio cane abbandoni anche il vecchio genitore, è una mentalità di egoismo e di scarsa responsabilità personale. Mai come ora nel campo che ci interessa prolificano leggi, ordinanze, articoli e servizi di stampa che hanno notato come l’argomento “tiri” e tutti ci si buttano anche per portare acqua al proprio mulino. Comunque quando l’intento è di aiutare gli animali e diffondere il rispetto per la loro vita va bene. Quello che si vive invece nella realtà quotidiana è quasi l’opposto. Gli enti locali, le autorità sanitarie che si devono occupare del randagismo rimangono spesso latitanti od ostili. La magistratura chiamata a far rispettare le leggi e che ha ben altro da fare visti i tempi tende ad archiviare i reati contro gli animali. Le leggi ci sono, peccato che siano per lo più inapplicate. Malgrado le sentenze chiare della Corte di Cassazione è già difficile che le autorità di polizia giudiziaria intervengano. Eppure è un loro dovere. Malgrado siano fissate sanzioni amministrative, ridotte purtroppo, per i reati di maltrattamento, che rappresenterebbero introiti per i disastrati Comuni sempre a corto di soldi, non avvengono cambiamenti, nessun Comune se la sente di multare i propri cittadini maltrattatori insegnando così il rispetto dell’ambiente e degli animali. Se gli animali vengono tenuti in una stalla in condizioni poco idonee ne risente anche la salute delle persone. Ma le asl fanno i controlli? Abbiamo visto che anche questo importante settore è carente. Qui le multe le intascherebbero le Regioni che anche loro non stanno così bene.

Siamo in hit parade come paese corrotto, ma ci sono ancora gli uomini di buona volontà. Saranno loro, quelli che oscuramente fanno il loro dovere a rischio anche dell’incolumità personale, a salvare il salvabile. Non si può generalizzare. Sembra che la collettività sia costituita da gente mediocre e forse è vero, ma esistono – soprattutto nel volontariato di tutti i tipi – persone splendide. Sembra che i politici siano tutti furbetti approfittatori, ma ci sono anche persone competenti e disinteressate che lottano per un’idea al di là degli emolumenti. Non è la maggioranza, certo, quando mai la maggioranza ha cambiato le cose? Le cose si cambiano dalle rivoluzioni dei singoli. Non bisogna farsi intimidire dai numeri. La verità e la giustizia non sono temi maggioritari. Abbiamo visto che non c’è corrispondenza tra la vita reale dei cittadini e la vita di chi li rappresenta. C’è chi vive nell’iperuranio e chi vive negli scantinati. Se qualcuno scende dall’iperuranio e butta un occhio negli scantinati allora vede e condivide la vita degli altri, quelli che vanno avanti con la buona volontà. E si crea una sinergia semplicemente tra le persone provviste di buona volontà. Senza etichette, senza schieramenti confusi e superflui, uniti solo dalla volontà di migliorare le cose, aperti a considerare le ragioni altrui. In fondo siamo uomini, condividiamo la terra, dobbiamo ritrovare un perduto istinto di sopravvivenza scomparso nelle pieghe delle offese al pianeta. Assistere allo spettacolo del mare nero al largo della Louisiana a chi non ha fatto male? E’ normale una cosa del genere? Gli uomini di buona volontà hanno la ferma intenzione di impedire altri disastri di questo tipo. Non si può continuare ad essere inconsapevoli al punto di suicidarsi. Ieri un’amica ci ha raccontato la storia tormentata di una famiglia vissuta nel largo raggio di Chernobyl: marito morto, due figli entrambi con tumori, uno con la leucemia e l’altro a 25 anni con un tumore ai polmoni. Un caso? Decidiamo cosa fare ciascuno ed insieme agli altri di buona volontà.
Assumiamoci la responsabilità della nostra vita. Non è più tempo di delegare.

In questo chi si occupa di animali parte favorito. Siamo abituati all’’interventismo, non possiamo delegare perché pochi ci ascoltano, paghiamo di tasca nostra e abbiamo la dignità personale che ne consegue, non aspettiamo che ci dirigano anzi dobbiamo noi ricordare leggi e leggine, per lo più inascoltati, non possiamo che contare sui pochi uomini di buona volontà. Non ci interessa a quale schieramento appartengano, il tutto è decisamente superato. Basta vedere in quale confusione ci si dibatte, senza direzione alcuna. Proprio in questi casi chi ha una direzione etica ha una marcia in più.

Roberta Ratti, presidente LIDA Roma